martedì 25 febbraio 2014

Audit Convenzionali VS Audit Lean



Cominciamo con il definire cosa sia un
"Audit Convenzionale".

C'è un auditor interno o esterno che gira per l'azienda verificando che le cose vengano fatte rispettando le regole.

In genere ci si "prepara" all'audit tentando di sistemare all'ultimo minuto le cose che non vanno per fare una buona impressione.

Nei casi peggiori si tiene l'audit su alcuni particolari o processi già decisi 30 giorni prima.

Si consuma una pantomima in cui l'auditor trova sempre qualche cosa che non è a norma e prescrive delle azioni correttive.

Spesso ci si consuma sulla lettura e sulla interpretazione delle regole spostando l'attenzione quasi su "materia legale" che sulla reale produzione.

In modo tragico, a volte, si scrivono nuove regole come azione correttiva di una "interpretazione" delle regole precedenti.

In questa foresta di regole, passato l'audit, si ritorna spesso ad operare come prima fino al prossimo audit.

Descriviamo ora una nostra idea di "Audit Lean".

L'auditor Lean fa parte del "Lean Office" ed è una persona abituata/formata a vedere gli sprechi.

Ha un forte commitment aziendale e gira per l'azienda senza un particolare ordine o programmazione.

E' ben visto dalla produzione in quanto a seguito di un suo Audit i problemi vengono risolti poiché finalizzati alla "caccia allo spreco".

L'auditor Lean è il primo promotore verso gli enti di supporto a risolvere i problemi ed a creare valore per l'azienda.

Un Auditor Lean, verifica costantemente che i benefici siano duraturi ed opera con delle checklist di controllo.

Proponiamo ora un esempio verosimile di problema e di Audit.

Problema:

Il controllo di una guarnizione di un frigo non viene fatto con la strumentazione adeguata.

Approccio Convenzionale:

Auditor: Ho riscontrato che il controllo non viene effettuato con la strumentazione adeguata.

Capo Linea: Ha ragione, ma comunque la controlliamo, in un modo non proprio corretto ma la controlliamo.

Auditor: Si, ma secondo la norma xyz/2 comma 4, le avrebbe dovuto riempire il modulo 4d5r / 3 in triplice copia ed inviarlo alla qualità, fermare la linea fino a quando gli ispettori non avrebbero riscontrato l'anomalia e fatto l'azione correttiva.

Capo Linea: Mi scusi, ma noi produciamo 1000 frigo al giorno, io questa modulistica non la conosco, non avrei il tempo ...

Auditor: Non ci sono scuse, lei è tenuto a conoscere le regole. Io le faccio una segnalazione e si metta subito in regola.

Capo Linea: Mi scusi di nuovo, ma io avevo chiesto via mail agli enti competenti di acquistare l'attrezzo idoeno per il controllo e non l'ho ancora avuto.

Auditor: Lei doveva operare secondo le norme, le faccio una segnalazione.

Morale della favola: L'auditor fa una segnalazione al capolinea, pone un controllo dopo 6 mesi e nel frattempo la guarnizione non viene controllata con la strumentazione adeguata. Dopo 5 mesi e 1/2, prima della verifica viene acquistata la strumentazione adeguata.


Approccio Lean:

Auditor: Ho riscontrato che il controllo non viene effettuato con la strumentazione adeguata.

Capo Linea: Ha ragione, ma comunque la controlliamo, in un modo non proprio corretto ma la controlliamo.

Auditor: Quando si è accorto che la strumentazione non era più funzionante lo ha segnalato agli enti competenti.

Capo Linea: Più di una volta, via telefono, via mail, di persona ...

Auditor: OK, non ha utilizzato il modo corretto, tuttavia gli enti avrebbero dovuto darle una risposta. Ora chiamiamo gli enti preposti e verifichiamo che il controllo come lo sta facendo adesso sia comunque valido. Poi, con procedura di urgenza le verrà fornita la strumentazione adeguata.

Capo Linea: Finalmente, qualcuno che mi da una mano.


Morale della favola: Dopo pochi giorni viene fornito in produzione tutto il necessario per lavorare correttamente. Il Capo Linea ha una persona di riferimento a cui rivolgersi per spiegazioni e aiuto.

LeanLab Staff.

lunedì 17 febbraio 2014

Lean Thinking, caccia allo spreco nei comportamenti

Come possiamo indurre delle persone a compiere con piacere delle azioni che farebbero contro voglia?

Il design del posto del lavoro e degli oggetti possono mutare il sentimento di una persona ed indurla a compiere un'azione che non farebbe con piacere.

Ad esempio:

Un bambino mette sempre in disordine e i genitori devono sempre "sgridarlo" affinché la camera sia in ordine. Giusto?

Se però al bambino si da un "mostro mangia giocattoli", l'operazione di mettere a posto i giochi diventa piacevole.

A monster toybox that "eats" toys.

Se l'esempio del bambino vi sembra lontano dalla vostra realtà, sappiate che un' azienda della Silicon Valley ha promosso il consumo di acqua in luogo delle bevande gassate non con massicce e pallose campagne ma mettendo l'acqua in bella vista e le bibite in un luogo più difficilmente accessibile.

Siate creativi, rendete le azioni naturale e sfruttate il Visual Management. Con questo mantra sarete sulla strada giusta del miglioramento continuo e sarete dei Lean Thinkers!

LeanLab Staff.

immagine da:
http://www.buzzfeed.com/peggy/products-you-cant-believe-dont-exist-yet?sub=2470756_1574439

martedì 11 febbraio 2014

Il metodo 5S è un cambio di mentalità



Per cominciare davvero un percorso di metodo delle 5S c'è prima bisogno di mentalizzare una realtà.

Rispondete alla seguenti domande:

1) Quanto costa il disordine in termini di tempo, energia, relazioni, calma etc.?

2) Come potrebbe essere diverso il lavoro se tutto fosse ordinato?

Non si puo' mantenere un posto di lavoro disordinato e lavorare bene. Bisogna decidere cosa si vuole fare delle 2 cose.

LeanLab Staff.

martedì 4 febbraio 2014

Mattoncini Lego, un esempio Lean!



Cosa c'entrano i mattoncini Lego e la Lean Manufacturing?

Ricordiamo che uno dei principali pilastri della Lean Manufacturing e del Lean Thinking è la caccia allo spreco.

In questo senso la Lego ha fatto propri i seguenti punti:

I nostri obiettivi strategici sono i seguenti:

- Zero richiami di prodotto - sempre

- Top 10 nella sicurezza dei dipendenti entro il 2015

- Supporto per l'apprendimento per 101 milioni di bambini entro il 2015

- 100 percento di energia rinnovabile entro il 2020

- Zero rifiuti come obiettivo ideale

Energie Rinnovabili, Zero Rifiuti, Sicurezza sul lavoro sono esempi virtuosi di soluzioni Win-Win (soluzioni dove vincono tutti). 


Il pensiero snello sposa molto la sostenibilità ambientale attraverso la caccia allo spreco. Questi concetti devono passare da un "nice to be" as un "must be".

LeanLab Staff.


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